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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-05-01
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s02p31
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sentenza Torreggiani, art19, testo unico, immigrazione, Free Alabama moovment, FAM, cellulari, introdotti, Lecce, tentato suicidio,
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LECCE: tenta suicidio nell'infermeria del carcere è il terzo tentativo in 4 giorni - PADOVA, 2 palazzi: muore a 32 anni impiccandosi nella sua cella Alessandro - CATANIA, Giarre: La procura riapre un indagine sulla morte di Daniele Sparti di 32 anni avvenuta il 25 aprile scorso, Daniele era cardiopatico e stava aspettando il riesame per ottenere i domiciliari - Una circolare penitenziaria dice in merito al trasferimento dei detenuti che le risposte alle richieste pervenuti da essi debbano essere risposte in un massimo di 60 giorni - REGGIO EMILIA, La pulce: Nuova inchiesta dopo quella di un anno fa, questa volta da parte di 4 detenuti che denunciano di esser stati presi a calci e pugni. Indagati per lesioni gravi 14 agenti della polizia penitenziaria - Entro il 28 maggio l'Italia dovrà mettere in regola la condizione carceraria o dovrà risarcire tra 50 a 100milioni di euro l'anno per una detenzione disumana e degradante. Alla corte europea di Strasburgo sono in giacenza circa 3000 ricorsi - CIE: SIRACUSA: muore un ventinovenne arrivato al centro d'accoglienza già di precaria salute ma venne ugualmente rinchiuso nel centro nonostante non ci fosse il servizio sanitario adatto a soccorrerlo - TORINO: Polizia e Croce Rossa stentano a mantenere calmi i pochi detenuti rimasti e nonostante le promesse di liberazioni e minacce di violenze 15 migranti hanno intrapreso lo sciopero della fame in solidarietà ad un prigioniero che si era autolesionato per non farsi portare in isolamento, nel frattempo solidali hanno raggiunto l'esterno e sostenuto i rivoltosi con petardi, cori e battiture - I garante dei detenuti del Lazio denuncia la reclusione di Susanna S. bosniaca e madre di due bambini minorenni nati in Italia che rischia l'espulsione - Il parlamento europeo approva le nuove regole per il Frontex che intercetta barconi nel mediterraneo, vietati tutti le azioni di respingimento in alto mare deve però essere però ancora avere l'approvazione del consiglio UE - USA: Da gennaio sono in sciopero circa 1100 detenuti dell'Alabama chiedendo un salario e condizioni di vita decenti - ISRAELE: Il 25 aprile hanno iniziato lo sciopero della fame contro le politiche detentive dello stato d'Israele circa 250 palestinesi. Alcuni di questi detenuti pur essendo solo amministrativi sono in carcere da anni senza nemmeno aver avuto un processo - IRAN, Teheran: Nel carcere di Evin, il 17 aprile, agenti del'IRGC, il ministero dell'Intelligence e centinaia di guardie carcerarie hanno fatto irruzione nel braccio Ward 350, dove sono presenti detenuti politici, e picchiato violentemente i detenuti con bastoni e altre armi contundenti, 4 sono stati trasferiti in terapia intensiva, 24 messi in isolamenti. Alcune foto e testimonianze sono uscite dal carcere. Nonostante questo il governo nega - GRECIA: Militanti antifascisti denunciano i CIE greci, paragonandoli a campi di concentramento. Danno notizia che al loro interno vengono usati metodi come la scarica elettriche mediante elettrodi e pestaggi indiscriminati da parte della polizia e della sorveglianza - EVENTI: Sabato 3 e 4 maggio presso il circolo Iqbal Masih in Via dei Lapidari 13/L si svolgerà il Tatoo Circus in benefit per i compagni in carcere e le spese legali
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-01-16
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carcere, detenuti, mezzoradaria, radio, sbarre, detenzione, Genova, Marassi, tentato suicidio, impiccagione, Santa Caterina, Pistoia, cella
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GENOVA, MARASSI: il 9 gennaio un uomo a tentato di impiccarsi alla finistra nella sua cella - SANTA CATERINA, PISTOIA: Tenta di impiccarsi nella cella d'isolamento pochi giorni dopo del suo arresto e la moglie ne viene a conoscenza solo una volta recatasi al colloquio - BUONCAMMINO: Roberto Congiu rischiava di morire nella sua cella in seguito all'esplosione di una bombola di gas, ustionato per il 60% del corpo e costretto a portare un busto a causa delle gravi lesioni riportati alle vertebre tornato finalmente a casa chiede aiuto e giustizia - POGGIO REALE: Vincenzo Di Sarno 35enne da 5 anni in carcere, gravemente malato di una malattia per cui nessun carcere è adeguatamente attrezzato, dopo essersi visto rifiutare i domiciliari, con una lettera al Presidente della Repubblica chiede l'eutanasia - TORINO, CARCERE MINORILE: Tenta il suicidio un ragazzo al compimento della maggiore età - SANTA MARIA MAGGIORE: Rinviati a giudizio altri 3 agenti penitenziari Stefano Di Loreto, Leonardo Nardino, Franco Sacco per il caso della cella 408 scoperta dopo che il 5 marzo 2009 Sherib Debijau ci si è impiccato con una coperta. Il giudice ha emesso anche una prima sentenza di condanna con rito abbreviato di 6 mesi di reclusione per omicidio corposo e 5 mesi e 10 giorni per abusi per Elena Caputo, sono stati prosciolti Di Pietro Leo e Vincenzo Amoroso perchè incredibilmente non erano a conoscenza delle torture e degli abusi che regolarmente accadevano dentro tale cella - STATI UNITI: Seconda esecuzione del 2014 in Oklahoma mediante iniezione letale ad un afro americano di nome Michael Lee Wilson, la prima esecuzione risale invece al 7 gennaio in Florida - RAVENNA: Attivato l'utilizzo del braccialetto elettronico per i detenuti agli arresti domiciliari - SVIZZERA: Marco Camenish anarchico detenuto da molto tempo entra in sciopero della fame - FIRENZE, SOLLICCIANO: Durante una passeggiata di una parlamentare di SEL i detenuti le lanciano brandelli di quelli che erroneamente vengono definiti materassi, poi riunendosi in assemblea hanno descritto le condizioni inumane della loro detenzione - Venerdì 10 gennaio 120 prigionieri hanno occupato uno spazio comune per protestare contro la mancata consegna del sopra-vitto - TORINO: Il 13 gennaio il tribunale del riesame ha confermato le misure cautelari in carcere e il reato di attentato con finalità terroristiche per i 4 NOTAV arrestati il 9 gennaio: Niccolò, Chiara, Mattia, Claudio. Durante la giornata alcuni cessi sono stati intasati allagando alcuni locali del tribunale - BOLOGNA: l'11 gennaio un detenuto della Dozza ha dato fuoco al materasso di spugna per protestare contro le condizioni di sovraffollamento e degrado - OUTLAW: Il 17 gennaio avrà luogo un ulteriore udienza del processo per associazione a delinquere con finalità eversiva per i compagni del Fuoriluogo. Rinnoviamo l'invito a partecipare
Los proyectos de grandes dimensiones como Debian siempre necesitan una gran masa de gente que colabore, pero a la vez es difícil encontrar tu lugar en un proyecto tan grande.
Concerto PAUL LOVENS' SPIN
Spin suona una musica nuova che da sempre esiste, ci si dimentica subito che si tratta d'improvvisazione, si direbbe che i musicisti di Spin attingano da un repertorio arcaico che tutti inconsciamente conoscono ma che viene rivelato solo nel momento stesso della percezione. L'ascoltatore crea dentro di sè la musica di Spin, i musicisti propongono solo l'esperienza sonora.
Guy Bettini tromba
Louis Schild basso
Paul Lovens batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima “Origem è girO”, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della “nova guarda” carioca.
Cristina Renzetti – voce
Giancarlo Bianchetti – chitarra
Marco Frattini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
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Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
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Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
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Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
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Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
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Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
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Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
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Una band di recente formazione, ma composta da musicisti collaudati che ripropone rielaborazioni free jazz degli storici canti di lotta anarchici e popolari.
Ultima creatura di Jacopo Andreini, Edoardo Ricci, Andrea Caprara, Stefano Bartolini e Francesco Di Mauro; questa volta ispirata alla tradizione anarchica.
Dalla Comune di Parigi del 1871 alla guerra di Spagna del 1936, ai movimenti contro il latifondo dell’Arneide nei primi anni ‘50 le melodie e le parole sono state tradotte, trasportate, riadattate per continuare a parlare a chi nel suo tempo si trova a lottare coi suoi mezzi contro un sistema che programmaticamente tenta in ogni modo di limitare la libertà personale e di pensiero.
Edoardo Ricci – sax sopranino, soprano & contralto, clarinetto basso, trombone, circuit bending
Stefano Bartolini – sax soprano, tenore & baritono, circuit bending
Francesco Di Mauro – sax soprano & baritono
Andrea Caprara – basso elettrico
Jacopo Andreini – batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
È un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. L’ensemble comprende alcuni dei musicisti più significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni ‘90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonorità e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dell’ottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e l’inserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacità di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Trio di improvvisazione jazz
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Per palati forti.. Francesco Cusa – batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Jealousy Party è un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Può performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Wj Meatball: jp set
Mat Pogo: supermouth
Edoardo Ricci: wind instruments
Jimmy Gelli: accents
Jacopo Andreini: percussions, alto saxophone
Stefano Bartolini: tenor and baritone saxophones
Andrea Caprara: sound, bass guitar, tenor saxophone, percussions
Nicotina: electric and casual guitar
S.Dro: sound, very electric guitar
Niccolo’ Gallio: trombone
Jealousy Party è un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Può performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Wj Meatball: jp set
Mat Pogo: supermouth
Edoardo Ricci: wind instruments
Jimmy Gelli: accents
Jacopo Andreini: percussions, alto saxophone
Stefano Bartolini: tenor and baritone saxophones
Andrea Caprara: sound, bass guitar, tenor saxophone, percussions
Nicotina: electric and casual guitar
S.Dro: sound, very electric guitar
Niccolo’ Gallio: trombone
Jealousy Party un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Pu performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Jealousy Party è un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Può performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Wj Meatball: jp set
Mat Pogo: supermouth
Edoardo Ricci: wind instruments
Jimmy Gelli: accents
Jacopo Andreini: percussions, alto saxophone
Stefano Bartolini: tenor and baritone saxophones
Andrea Caprara: sound, bass guitar, tenor saxophone, percussions
Nicotina: electric and casual guitar
S.Dro: sound, very electric guitar
Niccolo’ Gallio: trombone
Jealousy Party è un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Può performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Wj Meatball: jp set
Mat Pogo: supermouth
Edoardo Ricci: wind instruments
Jimmy Gelli: accents
Jacopo Andreini: percussions, alto saxophone
Stefano Bartolini: tenor and baritone saxophones
Andrea Caprara: sound, bass guitar, tenor saxophone, percussions
Nicotina: electric and casual guitar
S.Dro: sound, very electric guitar
Niccolo’ Gallio: trombone
Jealousy Party è un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Può performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Wj Meatball: jp set
Mat Pogo: supermouth
Edoardo Ricci: wind instruments
Jimmy Gelli: accents
Jacopo Andreini: percussions, alto saxophone
Stefano Bartolini: tenor and baritone saxophones
Andrea Caprara: sound, bass guitar, tenor saxophone, percussions
Nicotina: electric and casual guitar
S.Dro: sound, very electric guitar
Niccolo’ Gallio: trombone
Jealousy Party è un gruppo mutante che gira intorno a WJM, POGO e RICCI. Può performare in trio, quartetto, quintetto o come gruppo esteso, il JP Carnival Rewiew, il cui organico al completo comprende:
Wj Meatball: jp set
Mat Pogo: supermouth
Edoardo Ricci: wind instruments
Jimmy Gelli: accents
Jacopo Andreini: percussions, alto saxophone
Stefano Bartolini: tenor and baritone saxophones
Andrea Caprara: sound, bass guitar, tenor saxophone, percussions
Nicotina: electric and casual guitar
S.Dro: sound, very electric guitar
Niccolo’ Gallio: trombone
Il dialogo tra chitarra acustica che sbriciola vibrazioni nell’aria e la chitarra elettrica che sottolinea i moti più violenti, costruisce con la batteria che gonfia in certi frangenti le tracce dilatazioni vagamente psych intrecciate con leggerissimo mood jazzato.
Il dialogo tra chitarra acustica che sbriciola vibrazioni nell’aria e la chitarra elettrica che sottolinea i moti più violenti, costruisce con la batteria che gonfia in certi frangenti le tracce dilatazioni vagamente psych intrecciate con leggerissimo mood jazzato.
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Il dialogo tra chitarra acustica che sbriciola vibrazioni nell’aria e la chitarra elettrica che sottolinea i moti più violenti, costruisce con la batteria che gonfia in certi frangenti le tracce dilatazioni vagamente psych intrecciate con leggerissimo mood jazzato.
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Il dialogo tra chitarra acustica che sbriciola vibrazioni nell’aria e la chitarra elettrica che sottolinea i moti più violenti, costruisce con la batteria che gonfia in certi frangenti le tracce dilatazioni vagamente psych intrecciate con leggerissimo mood jazzato.
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Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Bavarian Grrrl nasce con l'idea di sviluppare un linguaggio musicale attraverso esperienze comuni di ricerca - consonanze timbriche, esplorazione della dinamica e definizione dello spazio sonoro costituiscono le aree in cui essa si concretizza - l'improvvisazione ne è la sua manifestazione performativa.
Per palati forti.. Francesco Cusa batteria, Paolo Sorge - chitarra elettrica, Carlo Natoli - sax baritono, Beppe Scardino - sax baritono, Piero Bittolo Bon - sax alto, Dario De Filippo - percussioni
Un volume collettaneo che muove dalle rivoluzioni in corso nel Nord Africa per guardare più in generale ai movimenti e alle forme di insubordinazione che stanno segnando la crisi dell’ordine mondiale neoliberista. In un’ottica postcoloniale, il volume pone in evidenza, da un lato come le ex colonie rappresentino nell’attualità un laboratorio di processi politici più avanzati rispetto alle ex metropoli e, dall’altro, la necessità di guardare agli effetti che i rivolgimenti nel Maghreb e nel Mashreq cominciano ad avere sul regime europeo di controllo delle migrazioni e dei «confini esterni» dell’Unione. Le rivolte nordafricane rappresentano una sfida al processo di integrazione europea e soprattutto al neoliberismo e alla finanziarizzazione globale.
Saranno presenti alcuni degli autori: Ambra Pirri, Anna Curcio, Sandro Mezzadra
Ore 22.30
Concerto PAUL LOVENS' SPIN
Spin suona una musica nuova che da sempre esiste, ci si dimentica subito che si tratta d'improvvisazione, si direbbe che i musicisti di Spin attingano da un repertorio arcaico che tutti inconsciamente conoscono ma che viene rivelato solo nel momento stesso della percezione. L'ascoltatore crea dentro di sè la musica di Spin, i musicisti propongono solo l'esperienza sonora.
Guy Bettini tromba
Louis Schild basso
Paul Lovens batteria